Il latte materno e i suoi benefici

Il latte materno non è un semplice alimento ma un tessuto vivo, con diverse centinaia di componenti noti, tra cui cellule staminali, e molti altri non noti. In una goccia di latte materno ci sono 4.000 cellule, nella maggior parte macrofagi. Il latte materno è composto per l’88% di acqua. Il resto è rappresentato da zuccheri (principalmente lattosio), grassi, proteine, azoto non proteico, vitamine, sostanze minerali, oligoelementi, ormoni e cellule. Per questa sua caratteristica, il latte materno, oltre a essere specie-specifico, è anche individuo-specifico: questo significa che ogni madre produce un latte adatto alle esigenze del proprio bambino. Il colostro, il latte materno di transizione e il latte materno maturo sono infatti prodotti in funzione all’età gestazionale e ai bisogni nutrizionali contingenti. La composizione del latte varia durante la poppata, da poppata a poppata, di giorno in giorno e di mese in mese
per rispondere ai bisogni del bambino

Il colostro, un liquido denso e vischioso di colore variabile dal giallo all’arancio, è prodotto dal seno a partire dal settimo mese di gravidanza e la sua produzione continua durante i primi giorni dopo i  parto. Il colostro è perfetto come primo alimento dei neonati: è povero di grassi e ricco di carboidrati, proteine, vitamina A e anticorpi. Ha un’alta digeribilità e nello stesso tempo un elevato potere nutrizionale.
Il suo effetto lassativo aiuta il neonato a eliminare le prime feci (meconio) e a espellere l’eccesso di bilirubina, cosa che aiuta a prevenire l’ittero.
Il colostro è prodotto in piccole quantità, adeguate alle dimensioni dello stomaco del neonato e alla funzione dei reni che, ancora immaturi, non sono in grado di gestire grandi volumi di liquidi.
Le IgA secretorie contenute nel colostro rivestono l’intestino del neonato e rappresentano la prima immunizzazione contro molti virus e batteri, favorendo la colonizzazione dell’intestino con batteri benefici. 

Il latte materno è importante per la protezione immunitaria del bambino. Infatti, poiché il sistema immunitario alla nascita è fortemente immaturo e completerà la sua maturazione intorno al terzo anno di vita, il latte materno costituisce di fatto la più importante fonte di protezione dalle infezioni.
Questa protezione è sia passiva, attraverso il passaggio nel latte di anticorpi e leucociti materni e altre sostanze non anticorpali (lattoferrina, oligosaccaridi, lattoperossidasi), sia attiva, attraverso la promozione del sistema immunitario del bambino (immunoglobuline, fattore bifido e altre). La crescita di batteri benefici (Lactobacillus bifidus) nell’organismo di un bambino allattato al seno lascia poco spazio per la crescita di batteri patogeni, per i quali non restano disponibili nutrienti. Per esempio, la lattoferrina lega il ferro sottraendolo a microrganismi patogeni